Biografia
Il 28 gennaio 2020, Gennady Polyakevich è stato imprigionato a Pechora (Repubblica di Komi) a seguito di perquisizioni di massa nelle case dei civili.
Gennadiy è nato nel 1959 nel villaggio di Irayol, nella Repubblica dei Komi, in una famiglia di semplici abitanti del villaggio. Suo padre, Joseph, lavorava come autista e sua madre, Augustine, lavorava come donna delle pulizie a scuola. Gennady era il maggiore di due fratelli della famiglia. L'infanzia non è stata facile, la famiglia non era ricca, spesso i giocattoli per i bambini venivano sostituiti da assi, mattoni e una ricca fantasia.
Dopo essersi diplomato e aver prestato servizio nell'esercito, Gennady ha lavorato per un breve periodo come muratore in un cantiere edile, per poi diplomarsi alla scuola tecnica di comunicazione e ottenere un lavoro nella sua specialità a Pechora. In seguito studiò in contumacia presso l'Istituto di Leningrado intitolato a Bonch-Bruevich. Gennadiy ha lavorato presso l'impresa di comunicazione per più di 30 anni, ha ricevuto il titolo di veterano del lavoro e maestro delle comunicazioni.
Secondo i racconti di Gennady, in tenera età, guardando le stelle, pensò al loro creatore. I suoi genitori furono i primi a conoscere la Bibbia, e in seguito anche Gennady decise di saperne di più su ciò che era scritto in questo libro. Le nuove conoscenze lo hanno spinto a intraprendere il cammino di cristiano, cosa che ha fatto nel 1994.
In questo periodo, Gennady incontrò Elvira, che condivise i suoi nuovi valori. L'ha sposata nel 1996 e ha adottato il suo bambino. Nel 2003, la coppia ha avuto una figlia, Elina. Elvira lavora da molti anni in una delle farmacie di Pechora e, come suo marito, gode di una buona reputazione tra i suoi colleghi.
Secondo i parenti di Gennadiy, ha sempre dedicato molto tempo ad aiutare amici e conoscenti. L'azione penale in un giorno distrusse la vita tranquilla e felice della famiglia. Notti insonni e paura seguivano ad ogni bussare alla porta. Allo stesso tempo, i membri della famiglia sono determinati a reagire agli eventi in modo cristiano e a continuare a confidare in Dio.